
RENTRI e Decreto 116/2025: perché nessun produttore di rifiuti può più permettersi di sbagliare
Fino a poco tempo fa, molti piccoli produttori di rifiuti pensavano:
“Queste regole riguardano solo le grandi aziende, a me non mi controlla nessuno.”
Oggi la realtà è cambiata. Con il DLgs 59/2023 sul RENTRI e il DL 116/2025, il quadro normativo italiano ha subito una svolta storica:
👉 nessuna impresa, a prescindere dalle dimensioni, può più sottrarsi agli obblighi ambientali.
Che tu sia un medico con il tuo studio, un’estetista, un meccanico o un grande impianto industriale, le nuove norme ti riguardano direttamente. E ignorarle può costarti caro: multe pesanti, sospensioni, procedimenti penali e perfino la chiusura dell’attività.
RENTRI: la nuova “scatola nera” dei rifiuti
Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti è obbligatorio per tutti i produttori.
Significa che:
devi iscriverti al RENTRI;
i registri di carico/scarico e i formulari di identificazione rifiuti sono solo digitali;
ogni operazione va registrata entro i termini (10 giorni).
Non esiste più il “poi lo faccio” o il “lo scrivo a mano e vediamo”: oggi tutto è tracciato e verificabile.
Decreto 116/2025: dalle multe alle pene penali
Se il RENTRI è la scatola nera, il DL 116/2025 è la frusta che punisce chi non rispetta le regole.
Ecco i punti più critici:
Abbandono di rifiuti: non è più solo una sanzione amministrativa. Ora può diventare un reato con reclusione fino a 5 anni.
Rifiuti pericolosi: gestione irregolare = da 1 a 5 anni di carcere.
Trasporto illecito: sospensione patente, confisca del mezzo, procedimenti penali.
Responsabilità degli enti: anche una piccola azienda può essere sanzionata come persona giuridica, con rischio di sospensione delle attività.
Prove digitali: foto e video valgono come flagranza. Una telecamera che riprende un conferimento scorretto basta per aprire un fascicolo.
Cosa significa per te, produttore di rifiuti
Il messaggio è chiaro:
📌 la responsabilità è sempre tua.
Anche se deleghi al trasportatore o al consulente, sei tu a rispondere in caso di errori.
Non importa se produci 10 chili di rifiuti l’anno o 10 tonnellate al giorno: oggi sei esposto agli stessi rischi legali di una multinazionale.
La checklist minima per dormire sonni tranquilli
Iscrizione RENTRI entro i termini previsti.
Procedure interne chiare per la registrazione dei rifiuti.
Formazione del personale, anche quello che compila solo il registro.
Audit periodici per evitare sorprese nei controlli.
Deleghe scritte e tracciabili a consulenti, senza dimenticare che la responsabilità resta tua.
Perché serve agire subito
Con l’entrata in vigore del combinato 59/2023 + 116/2025, non esistono più zone grigie.
Ogni ritardo, ogni superficialità, ogni errore di registrazione diventa un rischio concreto:
multe da migliaia di euro,
sospensione delle autorizzazioni,
procedimenti penali personali e aziendali.
Ecco perché abbiamo creato RENTRI Facile Rifiuti.
Un servizio pensato per piccoli e grandi produttori che vogliono mettersi in regola senza complicazioni:
registri e formulari gestiti in digitale,
supervisione e supporto normativo,
audit di conformità per evitare sanzioni,
formazione continua per te e il tuo team.
Conclusione
Il tempo delle scuse è finito.
Se produci rifiuti, sei già nel mirino della nuova normativa.
👉 La domanda vera è: preferisci aspettare il controllo e rischiare la denuncia, o agire oggi e mettere la tua azienda al sicuro?
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A presto
Samuele "Sam" Barrili
Esperto Internazionale di Gestione Rifiuti